CBAM: gli effetti sulle importazioni nell'UE | DB Group

CBAM: gli effetti sulle importazioni nell'UE

19 Settembre 2023

1° Ottobre 2023: Inizio periodo transitorio.

L’Unione Europea, a seguito dell’adozione dell’Accordo di Parigi nel 2015 ed alla successiva pubblicazione del programma del Green Deal Europeo, ha deciso di attuare una serie di misure per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra (GHG GreenHouse Gases) e consentire nel corso dei prossimi anni la transizione energetica a fonti rinnovabili. Il programma mira a proteggere la salute dei cittadini, oltre che la salubrità dell’ambiente circostante, attraverso una strategia attiva su più fronti che consenta di raggiungere la riduzione delle emissioni del 55% entro il 2030 e la neutralità climatica entro il 2050.

Il meccanismo CBAM – Carbon Border Adjustment Mechanism, introdotto con il Reg. UE 2023/956 pubblicato il 16 maggio 2023, rappresenta un elemento fondamentale della strategia UE di riduzione delle emissioni di carbonio, che intervengono nelle produzioni di prodotti importati nel territorio UE. Il Regolamento disciplina l’ambito di applicazione, gli attori coinvolti e gli adempimenti richiesti agli operatori dell’Unione con un sistema progressivo di entrata in vigore delle disposizioni del regolamento stesso e l’istituzione di un periodo transitorio dal 1° ottobre 2023 fino al 31 dicembre 2025.

L’obiettivo è quello di istituire per i prodotti importati nell’UE un meccanismo di scambio di quote di emissioni di CO2, certificati CBAM, che gli importatori saranno tenuti ad acquisire per le emissioni derivanti da produzioni in territori non UE, che superano gli standard europei. Tale strumento consentirà di ridurre il rischio di rilocalizzazione delle lavorazioni ad elevate emissioni di carbonio in Paesi con norme ambientali meno restrittive dei Paesi UE. È un sistema destinato ad operare parallelamente all’EU Emission Trading System (EU ETS), attualmente in vigore per le emissioni da lavorazioni effettuate nel territorio dell’Unione Europea.

I prodotti le cui importazioni sono oggetto del Carbon Border Adjustment Mechanism sono stati elencati nell’allegato I del Regolamento UE sopracitato in base alla voce doganale associata al prodotto stesso. Si tratta di commodity la cui produzione prevede processi di lavorazione ad alto contenuto di carbonio e riguarda i settori del cemento, dell’alluminio, dei fertilizzanti, dell’idrogeno, della produzione di energia elettrica, del ferro e dell’acciaio e i relativi altri lavori composti dai suddetti materiali. La lista dei prodotti coinvolti potrebbe subire delle variazioni, la Commissione UE potrebbe infatti includere entro il termine del periodo transitorio altri tipi di commodity.

Dal 1° ottobre 2023 tutte le importazioni nell’UE di tali prodotti saranno soggette alle disposizioni del meccanismo CBAM che per il periodo transitorio prevede l’obbligo di presentazione di un report CBAM con cadenza trimestrale. Gli importatori o i rappresentanti doganali indiretti, previo accordo con l’importatore, dovranno presentare il report CBAM entro un mese dalla scadenza del trimestre in cui è avvenuta l’importazione; il primo obbligo di comunicazione è previsto entro il 31 gennaio 2024.

Gli importatori dovranno comunicare, tramite il report CBAM del periodo transitorio, i dati sulle emissioni incorporate dei prodotti importati e segnalati dai fornitori utilizzando un form elettronico fornito dalla Commissione UE. Gli importatori dell’Unione potranno inviare tale form ai fornitori dei prodotti listati, in modo da ricevere le informazioni necessarie sulle emissioni intervenute nella produzione.

I dati richiesti per il report CBAM sono:

  • per ogni impianto di produzione il quantitativo importato per ciascuna voce doganale dell’allegato I espresso in megawatt ora per l’energia elettrica e in tonnellate per le altre merci;
  • i dati sulle emissioni incorporate effettive in base ai metodi di calcolo individuati dagli allegati del Regolamento di esecuzione; sono previste alcune deroghe valide solo entro specifici limiti temporali;
  • le emissioni indirette totali;
  • il prezzo del carbonio dovuto nel paese di origine per le emissioni incorporate ed eventuali forme di compensazione o di riduzione, se applicabili.

 

È prevista la possibilità di utilizzare valori predefiniti dalla Commissione UE qualora i dati non dovessero essere disponibili.

Per quanto riguarda gli obblighi CBAM sono previste esenzioni per alcune spedizioni di valore esiguo e per prodotti originari di una ristretta lista di Paesi tra cui Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera.

L’entrata in vigore dell’obbligo di acquisto dei certificati CBAM è prevista a partire da gennaio 2026, al fine di consentire ai soggetti coinvolti di poter costruire una filiera certificata e di disporre delle informazioni richieste per poter gestire gli adempimenti imposti dal meccanismo CBAM, che rispetto al periodo transitorio subiranno rilevanti variazioni soprattutto per quanto riguarda i metodi di calcolo delle emissioni.  

Verrà istituita inoltre la figura del Dichiarante CBAM autorizzato come unico soggetto che, dal termine del periodo transitorio, potrà effettuare importazioni di prodotti soggetti alle disposizioni del regolamento CBAM.

Il Dichiarante CBAM sarà tenuto a presentare una Dichiarazione CBAM annuale entro il 31 maggio di ogni anno e riferita ai quantitativi importati, ai certificati CBAM da restituire e alla relazione del verificatore accreditato. La prima scadenza è prevista nel 2027 per le importazioni dell’anno precedente.

Il meccanismo CBAM prevede inoltre un costante scambio di informazioni tra Uffici Doganali UE, Autorità Nazionali e Commissione UE, al fine di poter monitorare le importazioni sul territorio UE, il rispetto degli obblighi di comunicazione e disporre di informazioni costantemente aggiornate per poter implementare eventuali misure correttive. È prevista infatti anche la possibilità per le Autorità Nazionali di comminare sanzioni ai soggetti che non adempiono alle disposizioni del Regolamento, anche durante il periodo transitorio.

La Commissione UE offre agli operatori la possibilità di partecipare a sei webinar di approfondimento per settore di interesse programmati fino al 5 ottobre 2023, l’iscrizione può essere effettuata sulla pagina della Commissione UE dedicata al Carbon Border Adjustment Mechanism https://taxation-customs.ec.europa.eu/carbon-border-adjustment-mechanism_en, dove sono stati resi disponibili oltre ai testi normativi anche due linee guida, una per gli importatori ed una per i produttori fuori dal territorio dell’Unione Europea.

Il team Customs Consultancy rimane a disposizione per ulteriori informazioni.

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