Congestione portuale – motivi scatenanti e impatto sulle spedizioni internazionali | DB Group

Congestione portuale – motivi scatenanti e impatto sulle spedizioni internazionali

30 Luglio 2021

Origine

Con la diffusione della pandemia dovuta al virus Covid-19, l’impatto sul mondo sul mondo della logistica e dei trasporti internazionali si è subito percepito con il rallentamento generale del commercio internazionale: 

  • L’industria del trasporto aereo ha drasticamente ridotto il numero di voli disponibili, a causa dei cambiamenti normativi sui viaggi internazionali ed un conseguente taglio degli spazi a disposizione. 
  • Le compagnie marittime hanno aumentato il numero di blank sailings
  • Porti ed aeroporti hanno dovuto fronteggiare problemi di carenza di manodopera e conseguenti congestioni e backlog

Di fronte a ciò, era atteso un crollo nella domanda di spazi e servizi. 

Cos’è successo invece? 

Diversamente dalle aspettative, la richiesta di trasporti internazionali è aumentata grazie ad una serie di fattori, fra tutti il cambiamento dell’approccio di acquisto (crescita dell’e-commerce) ed un’elevata richiesta di beni di consumo lavorati, la maggior parte prodotti in Asia e spediti poi via mare all’interno di container.  

Con la forte riduzione di voli disponibili e l’aumento di misure restrittive definite dai diversi governi, la domanda di trasporti marittimi è aumentata ulteriormente. Le imprese hanno inoltre giocato un ruolo fondamentale: molte hanno cercato di anticipare l’interruzione della supply chain che avrebbe potuto derivare da nuove ondate di pandemia, acquistando in anticipo rifornimenti di materia prima.  

La capacità di trasporto era arrivata ad essere inferiore alla domanda: i prezzi hanno iniziato ad aumentare, i blank sailing e i ritardi hanno instaurato maggiori difficoltà nella gestione dei porti ed è iniziata a verificarsi una grossa carenza di attrezzature - i container vuoti venivano lasciati dove non c’era domanda e il riposizionamento non era pianificato.  

Congestione porti negli Stati Uniti 

Tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021, i porti americani della costa ovest hanno iniziato a fronteggiare grossi problemi di congestionamento. Le cause:  

  • L’impennata dell’e-commerce e l’aumento delle importazioni di beni di consumo  
  • Il picco della produttività cinese e le imprese aperte anche durante la festività del capodanno cinese 
  • La mancanza di staff portuale a causa della pandemia, la quale ha implicato un generale rallentamento nella produttività del settore marittimo.  

Nella costa est invece, la stessa situazione si è verificata a causa del numero ridotto di voli, del conseguente aumento della domanda di spedizioni via aereo, carenza di lavoratori e problemi infrastrutturali.  

Questi fattori sono i responsabili della situazione di congestionamento che si è creata in tutti i maggiori porti americani. Le navi aspettano al largo il loro turno per scaricare. I container sono sepolti nei terminal. I camion aspettano per ore (a volte giorni interi) in fila per caricare un container; allo stesso tempo devono aspettare di scaricare quelli vuoti, i quali restano bloccati in attesa di un riposizionamento, aumentando così la carenza di attrezzature

I clienti si trovano a dover affrontare forti ritardi nelle spedizioni, e questa situazione si ripercuote sulle catene di approvvigionamento come barriere sia per le importazioni che per le esportazioni.  

Situazione attuale

L’incidente accaduto nel Canale di Suez, dove più di 300 navi sono rimaste bloccate per una settimana aspettando di poter proseguire l’attraversata, ha accentuato il problema del congestionamento dei porti europei, dei blank sailings e della carenza di vuoti.  

Conseguentemente, anche la richiesta di trasporto aereo è aumentata.  

Per quanto riguarda il trasporto marittimo, le rotte Medio Oriente - Europa e transpacifiche sono attualmente in una situazione critica, determinata da carenze di spazio, di attrezzature, da un alto numero di richieste e blank sailings. Il backlog accumulato costringe le compagnie a limitare l’accettazione di nuove prenotazioni. A causa dell’elevata richiesta e contemporanea scarsità di spazio le tariffe sono in continuo aumento.  

Nella tratta Europa-Nord America i vettori affrontano problemi relativi alla carenza di attrezzature, blank sailings e ritardi dovuti al congestionamento dei porti americani. Di conseguenza, le tariffe sono in continuo aumento e le prenotazioni devono essere effettuate almeno 5 settimane in anticipo.  

Per quanto riguarda il trasporto via aerea, la situazione relativa all’export in Europa, Asia e America rimane delicata per l’elevata richiesta; così come in Asia dove un picco così alto si era raggiunto solo a Maggio 2020. In Europa e America, lo spazio nei voli diretti in India e Bangladesh è molto ridotto, a causa delle spedizioni di beni di primo soccorso nei paesi maggiormente colpiti dal Covid.  

Cosa aspettarsi 

Per i prossimi mesi, la ridotta disponibilità di spazi continuerà ad impattare tutte le tipologie di trasporto

Da una parte si prevede che la carenza di container persista fino al 2022, non avendo abbastanza box vuoti per gestire la domanda di carico. Inoltre, l’incidente di Suez e la situazione in India si aggiungono ad uno scenario già estremo. Ci si aspetta che i produttori non riescano ad aumentare la produzione di contenitori abbastanza velocemente da poter ridurre il problema della scarsità di spazio, per questo si manterrà un’alta richiesta concomitante però ad una scarsa disponibilità. Le conseguenze previste sono un aumento delle tariffe, già alte, spingendo invece verso l’utilizzo di un servizio via aerea, che però soffrirà di una scarsa capacità di spazio finchè le restrizioni imposte dalla pandemia non permetteranno ai passeggeri di viaggiare senza misure limitative.  

In merito agli Stati Uniti, le previsioni ci indicano una crescita di richieste in import nei prossimi mesi. Questo impatterà la già difficile situazione di congestionamento dei porti.  

Come D.B. Group può esserti di supporto 

La situazione già ampiamente descritta nei paragrafi precedenti mette tutti a dura prova, soprattutto quando si tratta di trovare la soluzione che risponda alle esigenze del cliente.  

In D.B. Group, i nostri team si impegnano a valutare delicatamente ogni caso, analizzando le alternative possibili e offrendo la soluzione migliore, che ottimizzi tutti gli aspetti della supply chain

Con il nostro network di 49 uffici in tutto il mondo, garantiamo il pieno supporto ai nostri clienti, dalla consulenza alla fase operativa, per spedizioni internazionali e richieste logistiche e doganali.  

Contattaci per conoscere meglio le opportunità.  

D.B. Group 


Back to the news