Guida alla Logistica di Magazzino per l'E-commerce | DB Group

Guida alla Logistica di Magazzino per l'E-commerce

25 Novembre 2021

I fattori che determinano il successo o il fallimento di un brand sono molteplici, ma oggi uno fra tutti risalta rispetto agli altri: la supply-chain.  

La pandemia, la crisi derivante da essa ed il conseguente impatto dirompente sulle catene di approvvigionamento a livello globale, hanno rimesso in luce un fattore fondamentale: l’importanza di riuscire ad avere i propri prodotti a disposizione per soddisfare il mercato, o come avremmo detto fino a poco tempo fa, l’importanza di avere i propri prodotti sullo scaffale.  In altre parole, la supply chain oggi deve essere in grado di mantenere un brand all’interno del mercato.   

Inoltre, tenendo in considerazione l’espansione dell’e-commerce e l’aumento della possibilità di scelta da parte del cliente, alcuni elementi del set up logistico di un brand risultano essenziali per soddisfare le aspettative (sempre crescenti) dei consumatori e mantenere la customer loyalty.  

   

E-COMMERCE PRE E POST COVID  

Nel 2019, l’e-commerce rappresentava un canale di vendita in rapida ascesa ed in continua evoluzione, ma restava una “scelta” di posizionamento. Non tutti i business affrontavano la transizione verso il commercio digitale allo stesso modo. Per alcuni, infatti, l’e-commerce rappresentava un’occasione per implementare nuove tecnologie e soluzioni logistiche in grado di assicurare la soddisfazione del cliente e stimolare le vendite. Per altri, invece, l’adozione di un nuovo modello di vendita implicava tempi lunghi e una previsione di implementazione a lungo termine.   

Con il dilagare della pandemia da Covid-19 a inizio 2020, molte aziende si sono trovate a dover ripensare i propri processi operativi dando così il via all’espansione dell’e-commerce cui abbiamo assistito.  

Oltre agli innumerevoli vantaggi però l’e-commerce ha portato anche alcune crescenti preoccupazioni, tra queste:   

  • Impreviste variazioni di domanda che rendono difficile il processo di evasione degli ordini  
  • Criticità di consegna nel cosiddetto ultimo miglio  
  • Gestione dei magazzini decentralizzati  
  • Gestione dei resi   
  • Relazioni con i partner 3-PL  
  • Necessità di adattarsi rapidamente ai continui cambiamenti in un clima di generale incertezza  

   

COSA CI DICONO I DATI SUL FUTURO DELL’E-COMMERCE?   

La possibilità di accesso a internet e l’adozione della tecnologia da parte di un numero crescente di utenti fanno sì che il numero degli acquirenti digitali cresca di anno in anno. Ma quanto vale il mercato dell’e-commerce a livello mondiale?   

Secondo le previsioni, il mercato dell’e-commerce dovrebbe raggiungere un valore totale di circa 5 trilioni di dollari nel 2021. La Cina guida la classifica a livello globale con il più alto numero di acquirenti digitali che rappresenta il 33% del totale a livello globale; in seconda posizione troviamo gli Stati Uniti e a seguire il Regno Unito al terzo posto. (dati eMarketer)  

Ciò che è certo è che in futuro il mercato dell’e-commerce continuerà a crescere e ad espandersi. Come potranno i brand crescere allo stesso passo? Una risposta arriva sicuramente dalle soluzioni logistiche legate a queste attività.   

   

COSTRUIRE SUPPLY CHAIN RESILIENTI   

Per molti anni la gestione della supply chain si è basata su 3 pilastri:   

  • Globalizzazione  
  • Bassi costi di fornitura   
  • Minimizzazione della merce stoccata  

 

L’impatto dell’epidemia da Coronavirus sulle catene di approvvigionamento è stato in molti casi catastrofico ed ha spinto le aziende a costruire supply-chain resilienti, ossia in grado di reagire ad interruzioni su larga scala di vario genere (da eventi naturali a blackout, interruzione della rete di trasporto, mancata fornitura di servizi, disordini civili ecc) e quindi che siano data-driven, ridondanti – con stock di magazzino strategici – e flessibili in relazione alle variazioni di volume.   

Come riportato da Deloitte in un recente studio 9 aziende su 10 stanno investendo in modo significativo per raggiungere questo risultato, non solo perché una supply-chain resiliente rende il business più agile, ma anche perché permette di lanciare nuovi approcci go-to market per l’ecommerce cross-border.   

   

LA LOGISTICA PER L’E-COMMERCE  

In linea generale, con il termine “logistica” si intendono la gestione e l’organizzazione delle attività riguardanti il trasporto, lo stoccaggio e le attività doganali legati a prodotti e risorse agevolandone lo scambio di dati e informazioni. Quando queste attività sono applicate all’e-commerce, il fine ultimo è agevolare la spedizione dei prodotti agli acquirenti.   

Molti business optano per esternalizzare la propria logistica a partner 3PL (third-party logistic companies) che sono in grado di affiancare i clienti in attività come stoccaggio e trasporto delle merci.  

In generale, per quanto riguarda i business online, il set-up logistico include i seguenti passaggi:   

  1. Inventory management  La gestione del magazzino riguarda l’utilizzo delle corrette metodologie per monitorare la merce a stock con l’obiettivo di far sì che il business non si trovi inaspettatamente sfornito di un determinato prodotto. Inoltre, permette di capire quali item hanno un potenziale di vendita maggiore rispetto ad altri analizzando i trend d’acquisto dei clienti e di prevedere quindi l’andamento delle vendite nel prossimo futuro. 
  2. Magazzino  Lo stoccaggio delle merci è una procedura che i business utilizzano per riporre, organizzare e tenere traccia dei prodotti che devono essere spediti ai clienti. Nel corso degli anni le tecniche di magazzinaggio si sono evolute moltissimo rendendo più semplice per i player dell’e-commerce l’utilizzo dei WMS (Warehouse Management Systems) nell’inventory management.  
  3. Order Fulfillment  Questo step riguarda le azioni volte a fare in modo che i clienti ricevano i propri ordini velocemente e in buone condizioni. Le aziende possono decidere di affidare questa parte ad un partner 3PL o di investire in un centro dedicato all’evasione degli ordini in-house.   

Come risulta chiaro anche da questa rapida panoramica, la coordinazione tra gli step logistici è la chiave per il successo.   

Ma quali sono gli elementi fondamentali da considerare?   

   

I 3 ELEMENTI CHIAVE  

Visibilità  

Man mano che un e-commerce cresce e si sviluppa diventa sempre più difficile avere una visione d’insieme sullo stato delle rimanenze. Ciò può accadere se, ad esempio, per far fronte alla crescita degli acquisti un business decide di espandere la propria rete logistica utilizzando più magazzini, drop shippers o altre soluzioni logistiche. Se queste strutture non comunicano correttamente tra loro, il rischio è quello di non riuscire ad avere una visione completa a livello di inventory management e di vendite.   

Le soluzioni a questo problema sono molteplici e dipendono dalla natura e dalla struttura del business. Il consiglio è quello di lavorare con i propri partner logistici sviluppando sistemi e procedure operative condivise, per eseguire correttamente le attività di inventory management.   

 

Logistica Inversa  

Questa parte della filiera dell’e-commerce, conosciuta anche come reverse logistics, può rappresentarne l’elemento più complesso perché, se non gestita correttamente, può avere effetti negativi sul margine di profitto.    

Basti pensare che il tasso di reso medio per un negozio fisico si aggira attorno all’ 8,5%, mentre per un e-commerce si assesta tra il 24% e il 36% stando a quanto riportato da Transport Topics. É pertanto fondamentale che l’azienda abbia una chiara visione dei costi e delle implicazioni logistiche legate a questo aspetto.   

Ecco alcuni dei componenti della reverse logistics:   

  • Return policy and procedure (RPP): tutte le policy definite dall’azienda in tema di resi che devono essere condivise con collaboratori e clienti. La politica di reso è fondamentale per indurre il potenziale cliente a finalizzare l’acquisto.   
  • Controllo qualità: questo processo prevede il controllo dello stato dei resi per accertarsi che essi siano rivendibili.   
  • Rilavorazione e ristrutturazione: in alcuni casi si rendono necessarie attività di ricondizionamento dei resi. Facendo l’esempio di un’azienda operante nel settore fashion, questo processo potrebbe includere attività dedicate come piccole lavorazioni di cucito e stiro e negli ultimi anni anche processi di sanificazione dei capi resi.  
  • Packaging management: il focus di questo componente sta nel riutilizzo degli imballaggi e dei packaging per ridurre al minimo gli sprechi.   
  • Consegne fallite: è questo il caso degli item restituiti dagli addetti alla consegna per problemi nella delivery.   

 

Una delle best practice in fatto di reverse logistics è quella di gestire i resi in modo separato rispetto al resto della merce. Creare delle aree dedicate, che possono essere anche sezioni dello stesso magazzino, e assegnare una parte dello staff proprio a queste attività permette di gestire i numerosi step della logistica inversa con maggior focus e precisione ed efficienza.  

   

Magazzini Decentralizzati  

Tra gli ultimi trend dell’e-commerce c’è quello di posizionare i prodotti “vicino” ai clienti finali, ovvero, invece di organizzare l’evasione degli ordini da pochi centri di distribuzione di grandi dimensioni, le compagnie usano location di metrature inferiori ma posizionate nelle vicinanze dei centri più popolosi. Questo perché magazzini più piccoli rispondono, generalmente, in modo migliore e più agile alle richieste di ordine e la vicinanza riduce i tempi di consegna accorciando il trasporto last-mile.   

 Questa strategia, denominata distributed inventory permette agli spedizionieri di offrire servizi di consegna in tutte le principali città e aree poiché la riduzione della distanza abbatte i costi e migliora il servizio. La distribuzione delle scorte a livello di regione dà l’opportunità di utilizzare diversi vettori per la consegna finale e altre opzioni di consegna non disponibili per distanze maggiori.   

  

LOGISTICA IN-HOUSE O OUTSOURCING CON PARTNER 3PL?  

Una delle questioni più comuni per gli e-commerce resta quella di decidere se mantenere la propria logistica in house o se esternalizzare questo tipo di attività a partner 3PL. Nonostante molte aziende siano ancora dubbiose rispetto all’outsourcing dei servizi logistici, avere un partner 3PL porta numerosi benefici.  

Vuoi sapere perché? Ecco i principali vantaggi legati all’outsourcing e come D.B. Group può aiutarti ad ottenere risultati migliori in modo più efficiente.  

  • Riduzione dei costi: esternalizzando la logistica e affidando le attività ad un partner 3PL le aziende sono in grado di trasformare alcuni costi direttamente legati all’attività logistica in costi variabili. Attraverso le nostre soluzioni logistiche, ad esempio, i clienti non devono investire in spazi e magazzini, sistemi e tecnologie, risorse e misure di sicurezza. 
  • Maggior flessibilità: sia in caso di aumento dei volumi che in caso di contrazione degli stessi, i clienti avranno la massima flessibilità poiché possiamo adeguare spazi e personale sulla base delle loro reali esigenze. Inoltre, grazie a soluzioni come i magazzini doganali, le CFS (Container Freight Station) e le facilities all’interno di Free Trade Zone, offriamo ai nostri clienti soluzioni concrete per una gestione flessibile del pagamento di dazi e oneri.  
  • Expertise e Know-how: affidarsi ad un partner 3PL significa crescere insieme. La nostra esperienza e il nostro know-how saranno a completa disposizione; i clienti non dovranno quindi investire nella ricerca di figure professionali con una conseguente riduzione dei costi di ricerca, selezione e formazione.  
  •  Miglioramento delle performance: un partner è una figura che attraverso la propria expertise e la tecnologia garantisce prestazioni eccellenti. Il risultato è dato in parte dal know-how sviluppato ma anche dalle tecnologie che sono messe in campo. Inoltre, in quanto partner internazionale, D.B. Group offre soluzioni su misura in diverse aree geografiche.  
  •  Assistenza Doganale: il nostro network globale permette ai clienti di sviluppare il proprio business in nuovi mercati. I clienti possono utilizzare la nostra esperienza in campo doganale per effettuare analisi sui requisiti relativi all’import o export di prodotti e, attraverso il nostro network logistico internazionale, possono godere dei vantaggi di magazzini doganali e Free Trade Zone in diversi paesi.  
  •  Focus sul tuo business: esternalizzando le operazioni di gestione logistica sarai in grado di concentrarti totalmente sul tuo core business. Noi ci prenderemo cura della tua merce attraverso la nostra expertise.   

 

In 40 anni abbiamo sviluppato una rete strutturata e fluida di hub logistici e spazi parzialmente o interamente dedicati ai nostri clienti. Siamo agili e reattivi: studiamo le esigenze, elaboriamo un progetto, troviamo gli spazi, li organizziamo in modo logico ed efficiente e diamo vita al tuo magazzino in tempi brevissimi. Gestiamo l’outsourcing delle attività logistiche dei nostri clienti, dallo studio delle soluzioni alle attività di magazzino, offrendo un ventaglio di servizi a valore aggiunto dedicati alla customer experience.  

Noi di D.B. Group affianchiamo i nostri clienti per aiutarli a trovare soluzioni per ottimizzare ed innovare la loro supply chain, con l’obiettivo di creare un valore condiviso e stabilire partnerships di lunga durata.  

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