Il Vietnam è il secondo partner commerciale dell'UE nell'Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico (ASEAN) dopo Singapore, con scambi di merci per 47,6 miliardi di euro all'anno e 3,6 miliardi di euro in servizi.
Dal Vietnam, l’UE importa principalmente: apparecchiature per le telecomunicazioni, abbigliamento e prodotti alimentari.
Verso il Vietnam l’UE esporta principalmente: macchinari e attrezzature di trasporto, automobili, prodotti chimici e prodotti agricoli.
Ecco i principali punti dell’accordo:
Rimozione dei dazi doganali
il 65% delle esportazioni UE verso il Vietnam vedranno l’esenzione dai dazi dall'entrata in vigore dell'accordo, ed il resto degli articoli – tra cui motocicli, automobili, prodotti farmaceutici, prodotti chimici, vino, carne di pollo e maiale – saranno gradualmente liberalizzati nel corso di 10 anni.
Il 71% dei prodotti esportati dal Vietnam verso l’UE sarà esente dal dazio a partire dall’entrata in vigore dell’accordo. Le esportazioni esenti dazio di prodotti Vietnamiti sensibili come riso, uova o aglio, saranno limitate.
Le barriere non tariffarie saranno eliminate per il settore dell’automotive, per i rilasci di licenze di import ed export, e per le pratiche doganali. Il Vietnam ha accettato la marcatura “Made in EU”, oltre alle marcature d’origine nazionali, per i prodotti non agricoli;
Indicazioni di origine geografica: 169 prodotti emblematici europei, come il Parmigiano Reggiano, lo Champagne o il vino della Rioja, saranno salvaguardati in Vietnam. Lo stesso accadrà per 39 prodotti vietnamiti in UE.
Servizi: le aziende europee avranno un migliore accesso in Vietnam a servizi come le banche, il trasporto marittimo, le poste, le assicurazioni.
Appalti: le imprese europee potranno anche partecipare a gare d'appalto pubbliche del governo vietnamita e di diverse città, tra cui Hanoi e Ho Chi Minh City;
Sviluppo Sostenibile: sono state stabilite regole giuridicamente vincolanti volte a salvaguardare l'ambiente e sostenere il progresso sociale in Vietnam, compresi i diritti dei lavoratori. Il testo impegna infatti il Vietnam ad applicare l'accordo di Parigi e ad approvare definitivamente due progetti di legge sull'abolizione del lavoro forzato e sulla libertà di associazione, rispettivamente entro il 2020 e il 2023. L'accordo commerciale prevede, infine, una clausola di sospensione in caso di violazione dei diritti umani.
Una volta che il Consiglio avrà formalmente concluso l'accordo commerciale e le parti si saranno notificate reciprocamente la chiusura delle loro procedure, il testo può entrare in vigore. Affinché l'accordo sulla protezione degli investimenti entri in vigore invece, i parlamenti degli Stati membri dell'UE devono prima ratificarlo.
Sarà nostra cura mantenervi informati in merito ad ulteriori sviluppi.
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